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03/06/2025 - News

Piano Transizione 5.0: un’opportunità da cogliere

Il Piano Transizione 5.0. garantisce un credito d’imposta fino al 45% alle imprese che con i propri investimenti riescono a conseguire una riduzione dei consumi energetici di almeno 3% della struttura produttiva o almeno 5% dei processi interessati dall’investimento. L’obiettivo del piano è infatti supportare la transizione digitale ed energetica agevolando i nuovi investimenti realizzati nel biennio 2024-2025.

Per accedere all’agevolazione è necessario effettuare un investimento trainante ossia in beni materiali e immateriali nuovi, che rispondono ai requisiti 4.0. (Allegato A/B del Piano Transizione 4.0), inclusa l’interconnessione del bene alla rete o ai sistemi di gestione aziendale. Sono ammissibili gli investimenti avviati 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025, da interconnettere entro febbraio 2026.

Le aliquote del Piano Transizione 5.0.

Oltre all’aliquota maggiore, un’ulteriore beneficio rispetto al Piano 4.0. è rappresentato dal fatto che il credito d’imposta generato in funzione del risparmio energetico conseguito con l’investimento è utilizzabile, in una o più quote, entro la fine del 2025. L’ammontare eccedente non utilizzato entro il 31 dicembre 2025 è utilizzabile in cinque quote annuali di pari importo.

Opportunità in caso di sostituzione di macchinari

Il calcolo del risparmio energetico conseguito dall’investimento è da includere nelle due diagnosi energetiche effettuate da un tecnico abilitato (Esperti in Gestione dell’Energia – EGE; Energy Service Company – ESCo o ingegneri qualificati): una ex-ante e una ex-post, entrambe necessarie per poter usufruire dell’ agevolazione.

In questo contesto si identifica un’opportunità per ridurre le complessità del calcolo (spesso riscontrata dalle imprese per mancanza di dati), che è rappresentata dal caso di nuovo investimento associato alla sostituzione di un macchinario con caratteristiche comparabili all’interno di uno stesso processo produttivo. In questo caso l’azienda può procedere seguendo due strade:

  • misurare effettivamente il risparmio energetico dell’investimento comparando ex-ante i consumi dichiarati con i consumi effettivi del macchinario che si andrà a sostituire, procedendo poi a misurare e certificare ex-post il risparmio dichiarato, una volta che il macchinario sarà installato in azienda
  • utilizzare la procedura semplificata introdotta con la legge di bilancio del 2025 che consente di ottenere un 35% di credito d’imposta assumendo per ipotesi un risparmio energetico del 5% sul processo. Questo metodo è percorribile solo se il macchinario che si sostituisce ha terminato da oltre 24 mesi il periodo di ammortamento.

Ulteriori investimenti agevolabili

Oltre ai beni 4.0. individuati all’allegato A e B della normativa 4.0. sono agevolabili:

  • software, sistemi, piattaforme o applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e consumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati provenienti anche dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding)
  • software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui alla lettera a).

Inoltre, se associato ad un investimento trainante ed appartenenti allo stesso progetto d’investimento sono agevolabili:

  • gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (max 900 €/kWh), come impianti fotovoltaici prodotti nell’UE per i quali è prevista una maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta in funzione delle caratteristiche dell’impianto (fino a 67,5% nel caso più favorevole)
  • spese per la formazione del personale finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, nel limite massimo del 10% degli investimenti nei beni strumentali di cui sopra

Cumulo con altri incentivi UE e altre novità

I più recenti chiarimenti hanno confermato che Transizione 5.0 è pienamente cumulabile con altri incentivi, anche finanziati con fondi UE, a condizione che il cumulo sia applicato sulla parte residua dell’investimento già agevolato.

Da quanto trapela da fonti interne al MISE, l’Italia ha inoltre ricevuto dalla Commissione Europea una piccola proroga per la conclusione degli investimenti 5.0. che pare verrà posticipata al 30 aprile 2026 rispetto all’attuale 31 dicembre 2025. Questa notizia, se fosse ufficializzata nel breve, andrebbe ad incrementare il bacino d’imprese che ne possono fare utilizzo degli incentivi.

Il nostro supporto

B.B. Consulting offre alle imprese un supporto completo e puntuale lungo tutto il processo, dall’analisi iniziale dell’investimento fino all’erogazione del contributo. Ci occupiamo anche delle diagnosi energetiche ex-ante ed ex-post, necessarie per certificare l’aliquota dell’incentivo, eseguite da un nostro esperto certificato. Gestiamo inoltre le certificazioni contabili e la perizia di conformità 4.0, interfacciandoci con tutti gli attori coinvolti e seguendo l’intera pratica a 360 gradi.