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03/02/2025 - News

Il nuovo Codice della Crisi per le PMI tra obblighi di legge e opportunità

L’obbligo per tutte le imprese, a prescindere dalle dimensioni, di dotarsi di adeguati assetti normativi nasce dalla riforma della crisi d’impresa introdotta con il D.Lgs. 14/2019, noto come Codice della Crisi e dell’Insolvenza, recentemente modificato con il Correttivo-Ter pubblicato a fine settembre 2024.

Questa normativa non raffigura soltanto un obbligo legale, ma rappresenta una vera e propria opportunità per migliorare l’efficienza e il controllo interno dell’impresa. Implementare adeguati assetti organizzativi significa infatti dotarsi di processi chiari, flussi di lavoro ben definiti e sistemi di monitoraggio efficaci che consentano di anticipare difficoltà finanziarie e operative.

Il legislatore pone inoltre al centro la prevenzione della crisi e il ruolo attivo degli amministratori nella gestione del rischio aziendale affinché si dotino di strumenti necessari a prevenire situazioni di crisi preservando così la continuità aziendale.

Nello specifico, per le aziende soggette a revisione viene richiesto al revisore o agli organi di controllo della società di valutare:

  • Il modello di business attraverso la verifica della presenza e della validità di un modello di business aziendale;
  • Gli assetti organizzativi attraverso l’esame dell’adeguatezza della struttura organizzativa, nonché i suoi sistemi operativi, in relazione alla natura e alla dimensione dell’impresa;
  • Gli assetti amministrativi indagando l’approccio al decision making in un’ottica di pianificazione, programmazione e controllo, mediante l’adozione di piani industriali ed operativi. Un sistema amministrativo funzionante garantisce il controllo e la rilevazione tempestiva delle informazioni economico-patrimoniali alla base delle decisioni strategiche aziendali;
  • Gli assetti contabili soffermandosi sull’implementazione di strumenti e procedure per la corretta rilevazione, classificazione e gestione dei dati contabili. La loro adeguatezza favorisce infatti la veridicità delle informazioni aziendali permettendo un monitoraggio costante delle performance economico-finanziarie.

Queste informazioni sono richieste anche alle PMI, in particolar modo a quelle soggette a revisione, le quali sono tenute a dotarsi di adeguati assetti normativi. Per molte di queste aziende la soluzione più efficace per adempiere risiede nell’esternalizzare le funzioni amministrative affidandosi a consulenti specializzati o a commercialisti.

In un contesto che tende sempre più alla complessità e all’incertezza, la Governance aziendale acquisisce un ruolo sempre più centrale anche per tutte le imprese che devono strutturarsi per migliorare l’adeguatezza degli assetti aziendali.

Risulta quindi importante dotarsi di presidi organizzativi che consentano una rilevazione tempestiva della crisi, siano focalizzati sulla tutela e sullo sviluppo del valore aziendale in un’ottica integrativa che coinvolga tutti gli stakeholder di riferimento.

Infatti, oltre a rispondere agli obblighi normativi, strumenti quali il business plan, il prospetto previsionale dei flussi di cassa e il calcolo del DSCR rivestono un ruolo centrale nell’individuazione dell’insolvenza prospettica, consentendo di migliorare la gestione interna e prevenendo situazioni di crisi a beneficio della continuità aziendale.